Skip to main content

Autoconsumo dell'energia


L'autoconsumo nel campo del fotovoltaico è l’energia elettrica prodotta da un impianto solare fotovoltaico e l'utilizzo immediato di quell'energia da parte dell'utente. Ciò significa che l'energia non viene immessa nella rete elettrica ma utilizzata direttamente dall'utente, consentendo così di ridurre il costo dell'energia elettrica e l'impatto ambientale.

L'autoconsumo consiste nella  possibilità  di  consumare  in  loco - nella propria abitazione, in un ufficio, in uno stabilimento produttivo, ecc. -  l'energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico per far fronte ai propri fabbisogni energetici.

Produrre e consumare l'energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico nello stesso sito - ad esempio nella propria abitazione o nel proprio edificio -  vuole dire contribuire attivamente alla transizione energetica ed allo sviluppo sostenibile del Paese, favorendo l'efficienza energetica e promuovendo lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Risparmio in bolletta: più energia si autoconsuma e più si riducono i costi delle componenti variabili della bolletta (quota energia, oneri di rete e relative imposte quali accise e IVA)

MA COME CAPIRE SE SI STA UTILIZZANDO AL MEGLIO UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E SI STA CONSUMANDO L’ENERGIA ELETTRICA AUTOPRODOTTA..?

Carta  , penna e calcolatrice alla mano dobbiamo recarci nel luogo in cui è installato il contatore di produzione (generalmente questo contatore è installato vicino all’inverter dell’impianto fotovoltaico)

Premere il pulsante trasparente che si trova a fianco del display sino ad arrivare alle misure delle IMMISSIONI  A1 A2 e A3 e riportandole su di un foglio sommarle;

queste misure le chiameremo “Immissioni X” ovvero quanta energia elettrica abbiamo prodotto con il nostro impianto fotovoltaico.

Ora bisogna recarsi nel luogo in cui è installato il CONTATORE DI SCAMBIO ovvero il contatore generale che eroga la corrente elettrica all’utente;

Premendo il tasto trasparente che si trova a fianco del display , scorrere l’elenco dei dati sino ad arrivare alle misure delle “IMMISSIONI” A1 A2e A3 e sempre riportandole su di un foglio sommarle;

queste misure le chiameremo “immissioni Y” ovvero quanta energia elettrica abbiamo inviato alla rete elettrica.

A questo punto abbiamo ottenuto i dati che ci servono per determinare il nostro autoconsumo :

Sottraendo il totale delle misure “Immissioni Y”  rilevate dal contatore di scambio al totale delle misure “Immissioni X” rilevate dal contatore di produzione otteniamo il dato che cercavamo quindi il nostro autoconsumo espresso in kw.

Ottenuto questo dato possiamo fare alcune riflessioni:

se abbiamo un autoconsumo inferiore al 50%  del totale prodotto dall’impianto fotovoltaico è forse il caso di valutare un diverso utilizzo degli elettrodomestici  e delle apparecchiature elettriche durante la giornata oppure prendere in considerazione l’installazione di un gruppo di ACCUMULO dell’energia fotovoltaica prodotta!

Esempio reale di un impianto fotovoltaico da 3Kw da noi installato nel nord ovest Italia nell’anno 2011 ,incentivato in conto energia,e misure rilevate a gennaio 2023.Abitazione domestica con 3 persone nel nucleo familiare.

Somma delle Immissioni “X”rilevate dal contatore di produzione A1+A2+A3 = kw38600

Somma delle Immissioni “ Y” rilevate dal contatore di scambio A1+A2+A3 = kw22800

Sottrazione dal totale della produzione delle immissioni: X 38600Kw -Y 22800Kw= 15800Kw autoconsumo

In questo caso il cliente usufruiva solo di circa il 40% della produzione dell’impianto fotovoltaico.

Sfruttando la detrazione fiscale del 50% abbiamo installato un nuovo impianto fotovoltaico abbinato ad un gruppo  di batterie da 10Kw che vengono ricaricate sia dal nuovo impianto fotovoltaico con schema tradizionale e quindi dal lato corrente continua sia dal vecchio impianto che ricarica le batterie dal lato della corrente alternata aumentando così l'autoconsumo dell'impianto fotovoltaico esistente.